Caracas e Georgetown hanno concordato di non minacciare o usare la forza in nessuna circostanza, comprese quelle derivanti da qualsiasi controversia esistente tra i due paesi.
I governi di Venezuela e Guyana si incontreranno in Brasile nei prossimi tre mesi, o “in un altro momento concordato”, per affrontare ““Qualsiasi questione di conseguenza” per Essequiboun’area di circa 160.000 chilometri quadrati situata tra Caracas e Georgetown, è stata concordata giovedì a Saint Vincent e Grenadine, in un primo incontro.
Questo impegno è emerso in una dichiarazione congiunta, letta dopo l’incontro tenutosi nello stato insulare, guidato dal presidente venezuelano Nicolas Maduro e dal suo omologo della Guyana, Irfaan Ali.
Nell’incontro indicativamente previsto per il primo trimestre del prossimo anno, si propone inoltre di riprendere l’aggiornamento fornito dal “Comitato congiunto dei ministri degli Esteri e tecnici dei due Paesi” che è stato istituito, al fine di “affrontare con questioni concordate di comune accordo. Segretario Generale delle Nazioni Unite, Antonio GuterresK agirà osservatoreCon il benestare permanente di Maduro e Ali.
Nel frattempo, Caracas e Georgetown erano d’accordo Non minacciare né usare la forza In nessun caso, compresi quelli “derivanti da qualsiasi controversia esistente tra i due Paesi”, ad es Controversia su Essequibo Il che ha aumentato la tensione nelle ultime settimane.
Inoltre, “coopereranno per Evitare incidenti a terra “che portano a tensioni”, e se si verificasse un evento di questo tipo, “si comunicheranno immediatamente tra loro”, con la Comunità caraibica, con la CELAC e con il presidente brasiliano “per contenerlo, invertirlo ed evitare che si ripeta”. .”
La controversia è aumentata dopo che il 3 dicembre il Venezuela ha accettato, con un referendum unilaterale – che avrebbe dovuto essere vincolante – di annettere l’area contesa, sotto il controllo di Georgetown, e ha ordinato al governo Maduro di annettere l’area contesa, che è sotto il controllo di Georgetown. Georgetown. Insediamento di una divisione militare vicino all’area contesaSenza raid per il momento, così come la modifica della mappa ufficiale venezuelana che includeva la Guiana Esquipa.
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