Secondo i ministeri dell’Interno e degli Esteri, 20 profughi afgani sono arrivati nelle prime ore del mattino con un volo proveniente da Islamabad, grazie ai corridoi umanitari realizzati dalla Comunità di Sant’Egidio. Queste famiglie e individui – tra cui alcuni neonati e anziani – sono rifugiati in Pakistan dall’agosto 2021 e si trovano in condizioni molto pericolose da più di due anni in un campo nel centro di Islamabad. Perché dopo la caduta di Kabul e la massiccia mobilitazione iniziale, molti afghani che si sono salvati rifugiandosi nei paesi vicini sono ancora in attesa di essere reinsediati. E per molti, la situazione è diventata ancora più precaria, poiché i paesi ospitanti hanno recentemente iniziato a rimpatriare i rifugiati in Afghanistan, dove le condizioni politiche li espongono a considerevoli rischi aggiuntivi.
Dopo l’atterraggio, i profughi hanno completato le procedure di identificazione in un’area appositamente predisposta dell’Aeroporto Internazionale Leonardo da Vinci di Fiumicino, e alle 12,30, nella sala da pranzo di via Tandolo 10 a Roma, hanno partecipato ad un pranzo di benvenuto. Un menù tradizionale afghano, preparato dai loro parenti e accompagnatori arrivati in Italia nei mesi precedenti, e grazie ai corridoi umanitari.
Lì hanno ricevuto il saluto di Andrea Riccardi, fondatore della comunità di Sant’Egidio, che ha ricordato con commozione il suo viaggio in Pakistan, dove ha incontrato molti di loro: “Sono molto felice di incontrarvi dopo un lungo viaggio, vedete che stai molto bene quando ti ho incontrato sotto la tenda a Islamabad, il tuo Impossibile davvero.
Prosegue: “Poi ho fatto un sogno, un sogno. Il sogno è che tu possa uscire da quella situazione e venire in Italia. Il sogno si è avverato. E questo sogno l’ho portato con me, grazie a due persone. Tra di voi Sono rimasto molto colpito: ad una donna ho chiesto nei negozi di Islamabad, ad Alina e ad un uomo: Ma perché sei così sicuro degli altri? Al che lui ha risposto: Dovere di umanità.
Successivamente, i rifugiati verranno accolti a Roma in diverse strutture, alcune delle quali messe a disposizione dalle congregazioni religiose, e inizierà subito il processo di integrazione, con l’apprendimento dell’italiano, la scuola per i minori e il lavoro di integrazione per gli adulti.
In totale, i corridoi umanitari – promossi da Sant’Egidio in collaborazione con molte chiese e associazioni – hanno consentito finora a più di 6.800 rifugiati (5.700 in Italia) di arrivare sani e salvi in Europa, tra cui circa 850 afghani. Il progetto, interamente autofinanziato, grazie ad un’ampia rete di accoglienza sostenuta dalla generosità di tanti cittadini italiani, rappresenta un modello di successo che coniuga solidarietà e sicurezza.
Cosa sono i corridoi umanitari?
Visita ai campi profughi di Islamabad
“Studente di social media. Appassionato di viaggi. Fanatico del cibo. Giocatore pluripremiato. Studente freelance. Introverso professionista.”