martedì, Dicembre 17, 2024

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Carlos Nunez difende la radio come “il grande spazio di dialogo” | radiotv

La radio è il faro del 21° secolo, come elemento che mantiene la società informata e con i piedi per terra, come principale generatore di contenuti e fonte di talento. Con questa idea si è svolta giovedì a Madrid la giornata, in occasione della Presidenza spagnola del Consiglio dell’Unione Europea. La radio è una grande industria culturale e creativa In collaborazione con il Ministero della Cultura e dello Sport. Carlos Nuñez, amministratore delegato di Prisa Media, il gruppo editoriale del quotidiano EL PAÍS, ha sottolineato che la radio è “un grande spazio di dialogo dove tutte le voci si ascoltano e dove tutte le voci si ascoltano a vicenda”. Quando i fatti vengono presentati nudi, vengono analizzati da diversi punti di vista e le opinioni divergenti vengono contraddette. Il convegno ha affrontato non solo la dimensione tecnica della radio, ma anche il suo impegno come mezzo di comunicazione e funzione sociale. Fornisce accesso globale e gratuito all’informazione, all’intrattenimento, allo sport, alla cultura e alla musica, essendo un integratore sociale e un compagno quotidiano per milioni di persone. Inoltre, è stato evidenziato il suo contributo alla sostenibilità democratica.

La radio ha un alto grado di penetrazione nella nostra società, una realtà riflessa nelle dichiarazioni fornite dal CEO di Prisa Media:

1. 31 milioni di spagnoli ascoltano la radio ogni mese: 3 persone su 4, ovvero il 76%.

2. Mentre la radio musicale conta più di 20 milioni di ascoltatori anno dopo anno, la radio pubblica quest’anno ha raggiunto il suo miglior record degli ultimi vent’anni: 18,5 milioni di ascoltatori mensili.

3. Il consumo di radio digitale è raddoppiato in quattro anni. A maggior ragione se consideriamo i prodotti audio on-demand (Podcast)

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A questo bisogna aggiungere la sua efficacia come mezzo pubblicitario e la sua capacità di accompagnarci “a casa, sui mezzi pubblici e al lavoro”. In macchina e quando facciamo attività fisica. “Ci insegna, ci intrattiene e ci ascolta”. Núñez ha posto un accento particolare sull’industria radiofonica come generatrice di contenuti culturali, cosa che, secondo lui, è sempre stata: “si pensi, in caso contrario, al contributo che Cadena Ser ha dato al mercato della creatività audiovisiva attraverso il suo impegno per i suoni”. Come Andrew Buenafuente, David Broncano o Manuel Burque, per citare solo alcuni esempi contemporanei. Oppure il “social network” per aspiranti scrittori intrecciato attorno al concorso di racconti La finestra. O il ruolo cruciale che la radio musicale, con Los40 come leader indiscusso, ha svolto nel plasmare un forte mercato discografico in Spagna. O le decine di programmi radiofonici che lo sono diventati Podcaste il Podcast Che alla fine finisce per riempire le sale di tutta la Spagna.

Il discorso del CEO di Prisa Media ha seguito l’evoluzione del mezzo, un ecosistema sempre attento ai grandi cambiamenti della società e anche alle rivoluzioni del mezzo e del linguaggio. “Il suono, sia nella trasmissione lineare che in fluire Attraverso diversi canali di distribuzione digitale o di consumo on-demand, l’azienda ha affrontato con determinazione il cambiamento nelle abitudini di consumo dei contenuti audio. Come dimostra l’esperienza di Prisa Audio, azienda leader nel mercato dei dispositivi audio fluire In Spagna, secondo produttore al mondo, la radio si è evoluta e sa sfruttare il nuovo ambiente digitale per diventare un importante motore di innovazione nel settore dell’infotainment.

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L’evento ha evidenziato il ruolo essenziale della radio come grande industria culturale e creativa, riconosciuta da organizzazioni multilaterali e internazionali come le Nazioni Unite, l’UNESCO, l’Organizzazione mondiale per la proprietà intellettuale, l’Unione Europea e lo stesso Ministero della Cultura e dello Sport. Hanno partecipato anche personalità di spicco dell’OMPI, del Ministero della Cultura e dello Sport, rappresentanti del Parlamento Europeo, accademici, attivisti per i diritti umani e membri di spicco del settore radiofonico e dei media spagnolo.

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