Abbiamo già realizzato molto in questi primi due mesi. Uno degli eventi importanti è stata la visita del primo ministro italiano, Americo Vespucci, arrivato a settembre. Per noi è stato un momento molto importante l’adesione all’evento commemorativo dei 200 anni della Marina colombiana. Facevamo tante attività ed è stato molto emozionante, soprattutto per me che, dopo quasi 30 anni, ho avuto l’opportunità di tornare a Cartagena, dove ero in luna di miele. Inoltre, fu un’occasione speciale per rafforzare i legami con la popolazione di Cartagena, poiché le mura della città furono costruite da un ingegnere italiano di nome Carlos de Roda Antonelli.
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Fin dal mio arrivo ho voluto migliorare l’efficienza dell’area consolare. Dall’11 settembre eEliminiamo la necessità di appuntamento preventivo per gli italiani che desiderano sottoporsi a procedure consolari. Inoltre, fino al 7 novembre, la procedura per il visto potrà essere effettuata senza bisogno di appuntamento. Ricorda che colombiani e italiani non necessitano di visto per viaggi tra i due paesi inferiori a 90 giorni, che si tratti di lavoro, studio o soggiorni di lunga durata. Questa decisione contribuirà a rafforzare le relazioni tra Italia e Colombia.
Quali iniziative avete in mente per promuovere gli scambi educativi e l’apprendimento dell’italiano in Colombia?
Recentemente abbiamo evidenziato quasi 30 università italiane che sono venute in Colombia per sviluppare i loro programmi accademici. Questa iniziativa mira a rafforzare gli scambi accademici e incoraggiare un numero maggiore di studenti colombiani a studiare in Italia, eccellendo in molti settori. D’altra parte, La Columbia Italiana ha un Istituto Italiano di Cultura che offre corsi di italiano e organizza varie attività culturali. Inoltre, abbiamo convenzioni con istituti scolastici colombiani che permettono agli studenti di proseguire gli studi in Italia, ottenendo un doppio titolo. Si tratta di una preziosa opportunità per rafforzare i legami accademici tra i due paesi. Siamo interessati a rafforzare la cooperazione in settori come l’energia, le infrastrutture e l’agricoltura.
C’è una specifica area industriale o di investimento in Colombia a cui l’Italia è particolarmente interessata?
L’anno prossimo celebreremo 160 anni di relazioni diplomatiche tra Italia e Colombia.
Sì, siamo interessati al settore energetico e alla transizione energetica, alle infrastrutture e all’agricoltura. L’Italia ha aziende coinvolte in progetti come la costruzione di strade in Colombia. La nostra missione è coniugare le risorse e la tecnologia italiana con le materie prime e la capacità di sviluppo colombiane. Ci concentriamo sul rafforzamento di questa cooperazione e sulla promozione dello sviluppo dell’industria del Paese.
Come vede l’Italia il suo rapporto con la Colombia e il suo ruolo nel contesto globale?
L’Italia ha un rapporto forte e di lunga data con la Colombia. L’anno prossimo celebreremo 160 anni di relazioni diplomatiche. Ci impegniamo a rafforzare le nostre relazioni e a migliorare la cooperazione. Senza dubbio, l’anno prossimo celebreremo questo evento con più eventi e buone notizie.
Parliamo di questioni di rilevanza globale, in particolare della questione della migrazione.
Il premier Giorgia Meloni ha firmato un accordo con l’Albania per l’accoglienza dei migranti, cercando di farne un riferimento per l’intera Unione Europea. Qual è la posizione dell’Italia sui flussi migratori, soprattutto di questi tempi? Di conflitto?
Sosteniamo le persone bisognose di protezione internazionale, ma siamo anche contrari alla migrazione economica irregolare
L’Italia è impegnata nel rispetto dei diritti umani e nella gestione ordinata dei migranti. Sosteniamo le persone bisognose di protezione internazionale, ma siamo anche contrari alla migrazione economica irregolare. È importante garantire che i flussi migratori seguano rotte regolari e che le persone siano trattate con rispetto.
In questo momento il G7 sta tenendo una riunione dei ministri degli Esteri a Tokyo, dove si discuterà del conflitto tra Israele e Gaza e della situazione in Ucraina. Qual è la posizione dell’Italia su questi temi?
L’Italia, come altri paesi europei, condanna l’invasione russa dell’Ucraina e sostiene l’Ucraina in questa situazione. Ci impegniamo a trovare soluzioni a questo conflitto che colpisce direttamente la nostra regione europea. Per quanto riguarda Israele e Gaza, l’Italia rispetta il diritto di Israele alla difesa, ma tutela anche i diritti umani delle popolazioni vulnerabili. La nostra posizione è incentrata sulla necessità di un cessate il fuoco immediato e sulla ricerca di una soluzione politica a lungo termine al conflitto.
Ho grandi aspettative per il futuro dei rapporti tra Italia e Colombia. Credo che esista un grande potenziale per rafforzare la cooperazione nei settori dell’economia, dell’istruzione e della cultura. La diplomazia gioca un ruolo fondamentale nel promuovere il dialogo e la comprensione tra le nazioni. È importante lavorare insieme per affrontare le sfide globali e risolvere i problemi che ci troviamo ad affrontare. Mi impegno a rafforzare le relazioni tra Italia e Colombia e a contribuire allo sviluppo di entrambi i Paesi.
Stephanie Echavarra
Insegnante internazionale
Tempo
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