L’agenzia regionale dell’OMS ha confermato mercoledì che migliaia di abitanti di Gaza hanno bisogno di cure mediche – infetti o malati cronici – e ha accolto con favore le prime evacuazioni sanitarie in Egitto da Gaza.
Mercoledì l’Egitto ha consentito – per la prima volta dall’inizio della guerra tra Israele e il movimento islamico Hamas il 7 ottobre – l’apertura del valico di frontiera di Rafah ai malati e ai feriti.
Fino a…
L’agenzia regionale dell’OMS ha confermato mercoledì che migliaia di abitanti di Gaza hanno bisogno di cure mediche – infetti o malati cronici – e ha accolto con favore le prime evacuazioni sanitarie in Egitto da Gaza.
Mercoledì l’Egitto ha consentito – per la prima volta dall’inizio della guerra tra Israele e il movimento islamico Hamas il 7 ottobre – l’apertura del valico di frontiera di Rafah ai malati e ai feriti.
Fino ad allora passavano solo gli aiuti umanitari, a piccole gocce.
L’OMS “accoglie con favore la decisione dell’Egitto di accogliere 81 feriti e malati della Striscia di Gaza che necessitano di cure”, ha affermato in una nota l’Ufficio regionale dell’OMS per il Mediterraneo orientale.
Si sottolinea però anche che questi pazienti rappresentano solo una piccola parte delle persone che necessitano di assistenza urgente nei territori palestinesi, costantemente bombardati da Israele e sottoposti ad un assedio quasi totale.
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L’Organizzazione Mondiale della Sanità stima che più di 1.000 pazienti “richiedono la dialisi per sopravvivere” e più di 2.000 pazienti necessitano di cure per il cancro.
Per quanto riguarda i malati di cuore e di diabete, l’Organizzazione Mondiale della Sanità stima il numero rispettivamente a 45.000 e 60.000.
Israele afferma che sta rispondendo agli attacchi senza precedenti di Hamas sul suo territorio, che hanno causato la morte di 1.400 persone.
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Secondo il Ministero della Sanità del movimento Hamas che controlla i territori palestinesi, i bombardamenti israeliani hanno ucciso finora più di 8.700 persone a Gaza.
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