venerdì, Novembre 15, 2024

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I tassisti italiani si preparano allo sciopero generale del 10 ottobre

I tassisti in Italia hanno indetto uno sciopero generale per martedì 10 ottobre contro il governo Meloni.

Arriva il primo colpo, senza nemmeno fare in tempo a sentire dell’approvazione definitiva del decreto sugli immobili alla Camera.

Per questo motivo il settore dei taxi ha annunciato che martedì 10 ottobre indirà uno sciopero generale di 24 ore in tutta Italia. Ordinanza impulsiva sulla proprietà: i primi due commi sono quasi assurdi, il governo non si limita a definirli, ma introduce anche procedure che ne annullano parzialmente gli effetti. Altro aspetto negativo è la possibilità di rilasciare fino al 20% di nuove licenze per i taxi, vanificando ogni normativa che preveda la pianificazione regionale.

Ma la previsione dell’Ordinanza sul patrimonio di aumentare fino al 20% le licenze dei taxi inizialmente nelle città metropolitane, negli aeroporti e nei capoluoghi di regione (estesa a 60 comuni) non piace a nessuno, e nemmeno ai tassisti. Né sindaci né consumatori.

I tassisti sono contrari a questo aumento delle licenze, che secondo loro “non risolve problemi, anzi ne crea altri”, ha spiegato ad esempio Loreno Pittarelli, presidente della cooperativa Radiotaxi 3570, la più grande. Roma.. “Meglio andare per gradi”. Dare 1.500 licenze è da irresponsabili perché quando il lavoro va a rilento,​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​ ​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​ ​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​ ​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​ ​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​ ​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​ aveva avuto la sua strada, doveva andare passo dopo passo.

Nicola Di Giacobbe di Unica Filt Cijl teme che le licenze extra trasformino i tassisti in “lavoratori sfruttati al servizio delle multinazionali”. “Chiediamo al ministro riferimenti chiari ed esplicativi nel mandato legislativo”.

Per i consumatori dell’Associazione italiana consumatori il decreto approvato è “un provvedimento una tantum inefficace: da molti anni i comuni possono aumentare le licenze a piacimento e di fatto non lo fanno; infatti il ​​limite massimo del 20% è ora lì, che prima non esisteva.

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Poi sarà il turno dei sindaci. Roberto Gualtieri, sindaco di Roma, è stato molto critico, soprattutto riguardo ad un provvedimento legislativo che prevede l’aumento delle licenze a carico dei Comuni:

“Con l’ordinanza tutti i soldi che vanno ai Comuni per la gestione amministrativa andranno persi perché l’ordinanza è inutile”.

Lettera al Ministro Urso Sindaci

Adolfo Urso, ministro dello Sviluppo economico nel governo Meloni, ha inviato una lettera a 60 sindaci affinché “agiscano subito perché i cittadini non possono aspettare”.

Il decreto consente inoltre ai taxi di effettuare doppi turni, oltre a concedere licenze temporanee per determinati orari e picchi eccezionali di domanda, come potrebbe accadere a Roma con il Giubileo del 2025. La licenza dovrebbe essere rilasciata per un periodo di soli due anni.