giovedì, Settembre 19, 2024

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Una rivoluzione cittadina in Ecuador promette di elevare la nazione

In un evento di chiusura della campagna elettorale nel quartiere di Solanda, a sud di Quito, Gonzalez ha sottolineato che se salisse al potere dichiarerebbe lo stato di emergenza per la sicurezza e la salute dello Stato, due settori con gravi problemi.

È necessario mettere le medicine negli ospedali, far tornare al lavoro i medici ed evitare che i nostri cari muoiano perché poveri, ha detto il candidato dell’esecutivo che guida le urne.

Durante il suo discorso pieno di dichiarazioni emotive che chiedevano il ripristino della fede e della speranza, ha chiarito che “è giunto il momento di riprendere il controllo del Paese e strapparlo a una banca e destra neoliberista che ci ha distrutto”.

La rappresentante del consiglio regionale ha detto che lo Stato deve garantire le nostre vite e gli altri candidati non ne parlano, osservando che i suoi concorrenti nella corsa alla presidenza sono concentrati solo su proposte per ridurre il precariato.

Questa è una priorità per lei, ma non l’unica cosa. Gonzalez ha sottolineato che “solo parlare di armi è pensare che in futuro invece di aprire un’università o espandere la metropolitana, creeremo prigioni e cimiteri, e questo non è l’Ecuador che vogliamo!”.

In diverse occasioni il pubblico ha ascoltato il coro “¡Una vuelta!” , attraverso la quale hanno espresso il loro augurio di vittoria domenica prossima, 20 agosto.

Anche l’ex presidente Rafael Correa (2007-2017), leader della Croce Rossa, ha parlato con centinaia di presenti alla manifestazione e ha sottolineato che “la tragedia che stiamo attraversando non ammette improvvisazioni”.

Questa sera è stato il penultimo incontro per González, che domani sarà a Guayaquil per recitare in un convoglio trionfante al termine della sua campagna.

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Più di 13,4 milioni di ecuadoriani sono stati chiamati alle urne il 20 agosto per eleggere il successore di Guillermo Lasso e anche per rinnovare l’Assemblea nazionale (parlamento).

Il processo sta avvenendo in un momento in cui l’Ecuador sta vivendo un’ondata di delinquenza e criminalità organizzata e dopo l’assassinio del candidato presidenziale Fernando Villavicencio la scorsa settimana, un evento che ha sconvolto il paese e scosso il panorama elettorale.

npg/avr