La sentenza ha effetto immediato e l’ex capo dello Stato resterà ineleggibile in attesa dei ricorsi, anche se questa sentenza non gli revoca i diritti politici.
Con cinque voti a favore e due contrari, la Corte Suprema Elettorale ha escluso l’ex soldato dai pubblici uffici fino al 2030 (Immagine: PL)
La decisione del Tribunale elettorale di squalificare l’ex presidente brasiliano Jair Bolsonaro per otto anni per abuso di potere e uso improprio dei media pubblici segna una vittoria per la democrazia.
Lo afferma sul social network Twitter il ministro della Giustizia e Pubblica Sicurezza, Flavio Dino, il quale ritiene che da questa sentenza emergano messaggi tali per cui “la menzogna non e’ uno strumento legittimo per l’esercizio di una pubblica funzione”.
Allo stesso modo, ha ritenuto che la politica non sia soggetta alla legge della giungla, per cui il più forte può tutto.
“La democrazia ha vinto il suo stress test più duro degli ultimi decenni”, ha detto infine Dino.
Allo stesso modo, Labour ha stimato che si trattasse di una “denuncia dei metodi dell’estrema destra” e della “diffusione industriale di menzogne, minacciando la democrazia e l’uso del potere pubblico per perseguitare gli oppositori e superare il conflitto”. . “Elettorale”.
Quando ha espresso il suo voto, il relatore del caso, il ministro Benedetto Gonçalves, ha collegato Bolsonaro a “retorica violenta e bugie” che mettono “in scacco la credibilità della giustizia elettorale”.
Con cinque voti a favore e due contrari, la Corte Suprema Elettorale (TSE) ha interdetto l’ex soldato dai pubblici uffici fino al 2030 per aver tenuto, il 18 luglio 2022, un incontro con gli ambasciatori stranieri trasmesso dalla televisione pubblica in cui ha attaccato senza prove il sistema elettivo e le urne elettroniche.
All’incontro, che si è svolto a due mesi e mezzo dall’inizio della campagna elettorale, l’ex governatore ha tenuto davanti a circa 40 diplomatici stranieri una presentazione disinformativa sulle urne moderne e ha suggerito il coinvolgimento delle forze armate per correggere i fallimenti del sistema. .
Ha messo in dubbio l’integrità del metodo elettorale e i ministri della Corte Suprema Elettorale e della Corte Suprema Federale.
Dati i fatti, il Partito Democratico di Trabalhista ha presentato giustizia elettorale contro Bolsonaro.
Secondo la cosiddetta Clean Record Law, la sentenza della Corte Elettorale ha effetto immediato e l’ex capo dello Stato rimarrà ineleggibile fino all’esame dei ricorsi, anche se questa sanzione non gli revoca i diritti politici, quindi può agire a suo favore. Politici alleati. Alle elezioni comunali del 2024.
Per quanto riguarda la decisione del tribunale, Bolsonaro ha dichiarato che ha provocato una “pugnalata alla schiena” e che era stato recentemente colpito allo stomaco, riferendosi all’attacco subito nel 2018.
Ha annunciato che valuterà con il suo avvocato le possibilità di ricorso, non solo al Tribunale Supremo Elettorale, ma anche alla Corte Suprema.
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