lunedì, Dicembre 16, 2024

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Le azioni dell’America Latina scendono mentre gli investitori tengono d’occhio i commenti dei membri della Federal Reserve, riportati da Reuters

©Reuters. Foto d’archivio illustrativa di 50 riyal, banconote da 10, 20 e 50 dollari. 10 settembre 2015. Reuters/Ricardo Moraes

Di Nelson Bocanegra

BOGOTO (Reuters) – La maggior parte dei mercati valutari e azionari latinoamericani è scesa nelle prime ore di giovedì, mentre i gestori patrimoniali hanno tenuto d’occhio i commenti dei funzionari della Federal Reserve statunitense.

* L’eccezione alla tendenza della regione è rappresentata dal peso colombiano, che è salito dello 0,12% a 4.133 unità per dollaro nella sua terza sessione rialzista a causa dei ritardi sui pagamenti delle tasse da parte dei grandi contribuenti. Mentre l’indice azionario locale MSCI COLCAP è sceso dello 0,18%, a 1149,73 punti.

* Il capo della Federal Reserve, Jerome Powell, ha affermato che l’inflazione in generale è diminuita a causa dei prezzi dell’energia e dei generi alimentari, ma non principalmente a causa della politica monetaria, che secondo lui c’è ancora molta strada da fare.

* A sua volta, il governatore della Federal Reserve Michelle Bowman ha affermato in precedenza che sarebbero necessari “ulteriori aumenti dei tassi di interesse” per frenare l’inflazione, che ha affermato essere sostanzialmente bloccata a un livello elevato dalla fine dello scorso anno.

* Il numero di persone che hanno presentato domanda di indennità di disoccupazione statale per la prima volta è rimasto stabile al massimo degli ultimi 20 mesi la scorsa settimana, secondo quanto riferito dal Bureau of Labor Statistics degli Stati Uniti, rimanendo alto per la terza settimana consecutiva, in quello che potrebbe essere il primo segnale della debolezza del mercato del lavoro.

* In Brasile, il real ha perso lo 0,30% a 4,7771 unità per dollaro, dopo che la banca centrale ha mantenuto il giorno precedente il tasso di interesse senza indicare l’intenzione di tagliarlo ad agosto come previsto dalla maggior parte dei mercati. In Borsa l’indice azionario è sceso dell’1,30% a 118.858,39 punti.

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– È diminuito dello 0,22%, a 17,1537 unità rispetto al dollaro, e il principale indice di borsa, costituito dalle 35 società più liquide del mercato locale, è sceso dello 0,52% a 53.793,94 punti.

– Il peso cileno è sceso dello 0,21% a 804,20-804,50 unità rispetto al dollaro e l’indice principale della Borsa di Santiago, IPSA, è sceso dello 0,37% a 5761,87 punti.

* In Argentina, il peso è sceso dello 0,28% a 252,60 unità rispetto al dollaro e l’indice principale argentino ha perso l’1,31% a 424.277,49 punti, a causa delle previste prese di beneficio dopo i precedenti forti rialzi che hanno spinto l’indice principale a nuovi massimi storici.

* La valuta peruviana, il sol, si è deprezzata solo dello 0,03% a 3,636/3,639 unità per dollaro. Nel frattempo, l’indice principale della Borsa di Lima è sceso dello 0,27% a 571,27 punti.

(Segnalazione di Nelson Bocanegra; segnalazione aggiuntiva di Froilán Romero a Santiago e Hernan Nessi a Buenos Aires)