Secondo la presidenza colombiana, le maschere sarebbero state portate nel Paese europeo dall’etnologo tedesco Konrad Theodor Preuss che condusse ricerche in Colombia tra il 1913 e il 1919. Ne portò anche circa 700 pezzi, di cui più di 400 nel Museo Etnologico di Berlino..
Dopo essere stato accolto con gli onori dal presidente colombiano, Frank-Walter Steinmeier si è detto felice di restituire le due mascherine.
“Sono sacri per i Kogi. Dovrebbero essere lì”, ha detto Steinmeier durante una solenne cerimonia al Bellevue Palace di Berlino.
Da parte sua il presidente Pietro, in visita di lavoro in quella nazione, ha evidenziato il ritorno di quei pezzi a cui spesso non è stato dato il valore culturale che hanno.
“Il fatto che queste maschere magiche che provengono dal paese della bellezza possano riportare buone notizie. Speriamo che la sua magia produca di nuovo ciò che è necessario per la razza umana. Li porteremo a connetterci con quegli spiriti e ci aiuteranno a raggiungere la pace universale”.
Il gruppo stampa della presidenza del Paese sudamericano ha affermato che, durante il secondo giorno della sua visita in Germania, Petro ha assistito alla firma della legge per l’estradizione delle due condanne di Cujoy, dopo un’amministrazione diplomatica da parte del Ministero degli Affari Esteri colombiano .
“Speriamo di poter trovare un museo vicino a Santa Marta che – secondo quella cultura originaria nella sua saggezza – sia il cuore del mondo, e si possano recuperare più pezzi. Restaurare il patrimonio culturale è essenziale. Questa stretta relazione tra uomo e la natura oggi può salvarci come specie”.
Con questo restauro, secondo i dati diffusi dal Ministero degli Affari Esteri, sono già circa 540 i beni archeologici che sono stati restituiti al Paese nel governo del cambio.
Accompagnando Petro insieme ad altri ministri, il ministro degli Esteri colombiano Álvaro Leyva ha osservato che “dopo più di cento anni, due trame sacre del popolo Cujuy sono tornate nella Sierra Nevada de Santa Marta”.
Ha sottolineato che “questo e il futuro ritorno del patrimonio culturale aprono le porte per approfondire il rapporto scientifico tra i nostri due Paesi”.
Kogui raffigura maschere come oggetti usati nei rituali accompagnati da danze e canti. Secondo le loro credenze religiose, queste maschere sono ottenute con il permesso delle divinità a cui sono associate, principalmente legate ai fenomeni e agli esseri della natura.
Anche le due maschere restituite venerdì sono significative per la loro età: si può dimostrare che risalgono alla metà del Quattrocento e, quindi, sono state realizzate prima della conquista spagnola.
Sono fatti di legno e sono chiamati “Maschera del Sole” (Mama Uakai) e “Maschera del Grande Sole” (Mama Nuikukui Uakai o Malkutše).
m/otf
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