martedì, Dicembre 17, 2024

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L’Italia celebra la sua eccellenza in archeologia – scienza e tecnologia

(ANSA) – Roma, 9 – Si è celebrata questo martedì a Roma la Giornata dell’archeologia italiana all’estero con un evento speciale promosso dalla Farnesina, che ha messo in risalto l’operato del Paese nel mondo.
Secondo i dati del governo, nel 2022 si sono svolte 246 attività in 37 siti riconosciuti patrimonio dall’UNESCO e quest’anno ne è stato chiesto il riconoscimento per altre 280.
“Il patrimonio archeologico, storico e artistico rappresenta la manifestazione più autentica di un popolo capace di integrare culture diverse. È uno scrigno di incommensurabili ricchezze. [que deben] preservato e tramandato alle generazioni future”, ha dichiarato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella all’inizio della manifestazione.
Secondo Mattarella, l’incontro di oggi a Roma è “un vero riconoscimento di tutti coloro che, con dedizione, portano ogni giorno nel mondo le eccellenze italiane” e considerano le opere archeologiche “inestimabili” per il Paese.
Dal canto suo, il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha detto che gli archeologi sono “diplomatici ammirati” che, anche con “stivali per il deserto”, possono “aprire porte di dialogo in Paesi per noi importanti, per la stabilità e la pace e dove la diplomazia ufficiale è spesso fuori di portata”.
“Hanno un ruolo fondamentale. Sono rappresentanti dell’Italia, lavorano e danno peso al nostro Paese. La nostra politica estera è come un grande mosaico. La nostra archeologia ha una grande prospettiva e possiamo offrire la nostra conoscenza.’, la nostra esperienza”, disse il cancelliere.
Tajani ha sottolineato che probabilmente a giugno ci sarà un incontro sui beni archeologici tra l’Italia e diversi Paesi africani.
Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, presente all’evento, ha sottolineato che è nell’archeologia che gli italiani “trovano le nostre radici e la nostra identità”.
“Viviamo in un grande momento in archeologia.
Vorrei anche ricordare i bronzi recentemente scoperti a San Cassiano dei Bagni, di prossima esposizione qui al Quirinale, e la carrozza nuziale ritrovata a Civita Giuliana. [Pompeya]. “Dal 1909, anno di fondazione della Scuola di Archeologia, il nostro lavoro archeologico ha dato molti contributi alla ricerca storica sul campo”, ha ricordato.
Oltre agli italiani, hanno partecipato anche alcuni rappresentanti internazionali, come il ministro degli Esteri libico Najla Mohamed El Mangoush, che ha osservato di “ringraziare il governo italiano per il suo impegno a tutela della nostra cultura”.
“Siamo davvero grati per gli sforzi del governo italiano per mantenere il nostro patrimonio storico, formare archeologi e fornire supporto tecnico per il recupero di manufatti danneggiati”, ha affermato El Mangoosh. (ANSA).

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