sabato, Novembre 23, 2024

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Il Partito comunista sudafricano chiede il ritiro dal tribunale penale

PRETORIA, 3 apr. (Prensa Latina) Il Partito comunista sudafricano (Sacp) ha accettato di chiedere al governo del Paese di ritirarsi quanto prima dalla Corte penale internazionale (Cpi), si apprende oggi in quest’Aula.

Durante la riunione annuale del suo comitato centrale allargato tenutasi nel fine settimana, quel partito ha espresso l’opinione che la CPI e gli Stati Uniti mantengano doppi standard nella loro visione delle questioni internazionali.

A questo proposito, il vicepresidente nazionale SACP Thulas Nxesi ha sottolineato che come organizzazione “accusiamo la CPI di doppi standard e applicazione selettiva della giustizia”.

E il comandante si chiede, secondo la sua stessa indagine, dove sono le armi di distruzione di massa che stavano cercando in Medio Oriente, in Iraq, dopo aver distrutto quel paese, dopo aver ucciso migliaia di persone?

E perché gli invasori non sono stati ritenuti responsabili?

Ma ancora peggio è il fatto che gli Stati Uniti, che non sono membri della Corte penale internazionale, vogliano portare in tribunale altri paesi in quel caso, ha spiegato Nexese.

“Questo è davvero un doppio standard”, ha sottolineato.

L’annuncio del SACP arriva dopo che il tribunale dell’Aia ha deciso di emettere un mandato di arresto contro il presidente russo Vladimir Putin, che si recherà in Sud Africa nell’agosto di quest’anno come capo di stato di una delle nazioni BRICS.

Secondo i resoconti dei media locali, al suo Congresso nazionale del 2017, l’ANC (il principale partito di governo) ha deciso di ritirarsi dalla CPI, ma ha annullato la decisione in un evento simile nel dicembre 2022.

L’attuale governo di coalizione in Sud Africa è composto dal SACP, dall’ANC e dalla Federazione del Cosatu.

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RO/MF