Roma, 3 marzo (.).- Nel quarto trimestre 2022 il prodotto interno lordo (PIL) italiano è sceso dello 0,1% rispetto al trimestre precedente, mentre è cresciuto dell’1,4% su base annua, poco al di sotto dell’1,7% inizialmente previsto. L’Istituto nazionale di statistica (Istat) ha diffuso oggi i dati definitivi.
“Dopo sette trimestri di crescita economica, l’Italia ha registrato una “leggera contrazione dell’attività manifatturiera” nell’ultimo periodo del 2022, mentre la ripresa tendenziale prosegue per l’ottavo trimestre consecutivo, anche se a ritmi via via più contenuti”, ha spiegato in una nota dichiarazione.
L’agenzia ha spiegato che il lieve calo del Pil è “dovuto sia alla domanda interna sia alle scorte, mentre la domanda estera ha avuto un contributo positivo significativo, dovuto alla ripresa delle esportazioni a fronte di un calo delle importazioni”.
A livello nazionale, il contributo dei consumi privati è negativo, mentre sono positivi i consumi e gli investimenti pubblici, aggiunge.
Rispetto al trimestre precedente, nell’aggregato dei fabbisogni interni core, i consumi finali interni sono diminuiti dell’1,1%, mentre gli investimenti fissi aggregati sono aumentati del 2%. In termini di flussi esteri, le importazioni di beni e servizi sono diminuite dell’1,7% e le esportazioni sono aumentate del 2,6%.
Il prodotto interno lordo è aumentato del 3,7% nel 2022 rispetto al 2021.
La contrazione dell’economia dello 0,1% è inferiore a quanto inizialmente previsto dagli organismi economici, ma non evita i timori per l’arrivo della recessione, in particolare l’inflazione e le conseguenze della guerra in Ucraina.
L’Istat prevede una crescita del PIL dello 0,4% nel 2023, leggermente inferiore alle stime governative dello 0,6%.
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