venerdì, Novembre 15, 2024

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Cuba riconosce i progressi compiuti dagli Stati Uniti nell’ottemperare agli accordi sull’immigrazione

Foto: CubaMINREX.

Dopo cinque anni di continuo mancato rispetto degli accordi di Washington sull’immigrazione con l’Avana, ora si possono vedere progressi, ha affermato Johanna Tablada, vicedirettore generale per gli Stati Uniti presso il Ministero degli Affari Esteri cubano.

In un intervento a Radio Relog, il diplomatico ha fatto riferimento alla chiusura ingiustificata del Consolato USA all’Avana sulla base di accuse stravaganti e false sui presunti attacchi ai diplomatici, che anche la CIA ha ammesso essere insostenibili.

Ha osservato che dopo il primo round di colloqui a Washington sulla questione dell’immigrazione dal 2018, gli Stati Uniti hanno iniziato a concedere visti per cercare di rispettare l’impegno di almeno 20.000 all’anno.

Poi, ha aggiunto, verrà l’annuncio del ritorno delle operazioni di assistenza consolare per i cubani assurdamente trasferiti in Guyana all’Avana all’inizio del 2023.

sono continuate le misure di limitazione

Tablada ha indicato che Washington ha aderito alla quota annuale di visti, ma non ha aderito alla quota accumulata negli anni in cui non l’ha concessa.

Ha spiegato che distribuiscono solo visti per ricongiungimento familiare, esclusi i visti per non immigrati, cioè quelli attraverso i quali più di 200.000 cubani hanno viaggiato e sono tornati senza lasciare definitivamente il Paese.

Il funzionario ha ritenuto contraddittorio che Washington, pur chiedendo maggiori investimenti sociali ed economici nei paesi della regione con alti flussi di immigrazione, insista nel far crollare l’economia cubana e nel rendere la vita più difficile ai suoi residenti.

Ha anche sottolineato gli incentivi che gli Stati Uniti mantengono per l’immigrazione irregolare dei cubani, e come non rispetti una parte degli accordi per non accettare le persone che raggiungono il suo confine meridionale per questa via.

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(Con informazioni da Radio Relog)