Il programma Exploration (che include missioni sulla stazione spaziale, sulla luna e su Marte) è il programma che è cresciuto di più nei budget dell’Agenzia spaziale europea (Esa) emersi dalla conferenza ministeriale di questa settimana a Parigi.
Le riunioni ministeriali, come vengono chiamate nel linguaggio del settore, sono gli incontri in cui si sviluppano le strategie dell’Agenzia spaziale europea sulla base dei contributi che gli Stati membri si impegnano a fornire. Si tiene all’incirca ogni tre anni e comprende delegazioni guidate da ministri di ciascun paese. La Spagna era rappresentata dal Ministro della Scienza e dell’Innovazione, Diana Morant.
Il contributo della Spagna all’Agenzia spaziale europea dà impulso all’industria spaziale, come sottolinea Diana Morant
Il budget del programma di esplorazione è aumentato del 37,3% rispetto agli investimenti concordati nella precedente riunione ministeriale del 2019, secondo i dati presentati dal direttore generale dell’ESA Josef Achbacher alla conferenza stampa di chiusura della conferenza.
Gran parte di tale aumento andrà al progetto Argonaut, che mira a inviare navi mercantili in grado di trasportare fino a 1.700 chilogrammi di cibo e materiali sulla superficie lunare. Secondo i piani dell’Agenzia spaziale europea, questi veicoli spaziali serviranno in futuro gli astronauti che lavoreranno sulla luna. L’Agenzia spaziale europea è anche coinvolta nell’esplorazione lunare fornendo il modulo di servizio per la navicella spaziale Orion con cui gli astronauti viaggeranno sulla luna e partecipando alla stazione orbitale Gateway, che sarà costruita in orbita lunare e uno dei suoi moduli sarà essere europeo.
Aschbacher ha anche annunciato che gli Stati membri hanno accettato di contribuire con la parte corrispondente all’Agenzia spaziale europea (ESA) per mantenere operativa la ISS fino al 2030, sebbene la decisione di mantenerla in servizio dipenderà dalla NASA.
Per quanto riguarda l’esplorazione di Marte, il lancio del Rosalind Franklin dalla missione ExoMars sarà ritardato fino al 2028 dopo che la guerra in Ucraina ne ha impedito il lancio la scorsa estate con un missile russo come previsto.
Da parte sua, il ministro Diana Morant ha confermato che “dal 2019 abbiamo aumentato del 50% la quota annuale spagnola all’Agenzia spaziale europea”. Secondo Morant, “Investire nel settore spaziale lo è Vinci vince perché contribuisce a rafforzare l’industria spaziale nel nostro Paese ea creare opportunità di lavoro in un settore innovativo, e contribuisce anche a migliorare la vita dei cittadini con servizi come le comunicazioni, la navigazione satellitare o l’osservazione della Terra.
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