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L’Italia sta valutando la chiusura dei suoi porti a due navi umanitarie che trasportano migranti

Questo contenuto è stato pubblicato il 25 ottobre 2022 – 17:54

Roma, 25 ottobre (EFE) .- L’Italia sta valutando la possibilità di vietare l’ingresso in porto di due navi di Ong con circa 300 migranti soccorsi nel Mediterraneo. Tra il 2018 e il 2019.

Matteo Piantossi, il nuovo ministro dell’Interno all’epoca capo di gabinetto di Salvini a capo di quel portafoglio, martedì ha ordinato alle navi umanitarie provenienti dalla Germania e dalla Norvegia di riferire la situazione con le bandiere di quei paesi.

146 migranti sono stati soccorsi nelle acque internazionali al largo della Libia dalla ONG SOS Méditerranée e dalla Ocean Viking, battente bandiera norvegese, mentre gli ultimi 73 sono stati soccorsi questo martedì, mentre 180 erano sulla Humanity One della ONG tedesca SOS Humaniti.

Nell’ordinanza, il ministero avverte l’autorità portuale e le ambasciate norvegese e tedesca che il comportamento delle due navi “non rispetta lo spirito delle norme europee e italiane in materia di sicurezza e controllo delle frontiere rispetto all’immigrazione clandestina”.

Piantedosi, in quanto autorità di pubblica sicurezza, ha il diritto di contemplare il “divieto di ingresso nelle acque territoriali”, invocando l’articolo 19 della Ships’ Innocent Clause della Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare.

“E’ in corso la valutazione del divieto di ingresso nel mare territoriale”, si legge in un comunicato ufficiale.

La decisione arriva quattro giorni dopo che il nuovo presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, leader della Fratellanza di estrema destra italiana, ha prestato giuramento come vincitore delle elezioni generali del 25 settembre.

Meloni governa in coalizione con il partito di Matteo Salvini e Forza Italia del conservatore Silvio Berlusconi.

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Salvini è stato nominato vicecapo del governo e ministro delle infrastrutture con poteri portuali, anche se ha tenuto all’interno il suo braccio destro Piandedossi e ha già avvertito che la sua priorità è controllare gli sbarchi dei migranti. Paese.

Il politico di estrema destra ha promosso una politica draconiana di chiusura dei porti alle navi umanitarie che soccorrevano i migranti in mare durante il suo mandato come ministro degli interni da giugno 2018 a settembre 2019, grazie alla sua alleanza con il Movimento Cinque Stelle.

Nel dicembre 2018 Salvini ha ottenuto l’approvazione di un decreto che vieta l’ingresso abusivo delle navi delle Ong nei porti e multe per chi non ha rispettato la norma, poi abrogata dalla sinistra.

In questo modo ha impedito per diversi giorni lo sbarco di diverse navi, che hanno ricevuto due incursioni accusate di contrabbando di persone.

Uno è stato ordinato al tribunale di Catania, ma l’altro è ancora in corso a Palermo, a causa del blocco di 19 giorni nell’agosto 2019 di 147 migranti sbarcati da una nave della Ong spagnola Open Arms. EFE

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