venerdì, Novembre 15, 2024

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Il ministro degli Esteri colombiano esorta gli Stati Uniti a “fornire pace e ossigeno al mondo”

LIMA, 7 ottobre Il ministro degli Esteri colombiano, Alvaro Leyva, ha invitato venerdì l’America a “fornire al mondo pace e ossigeno”, nel suo discorso all’Organizzazione degli Stati americani (OAS), che ha sottolineato la costruzione della pace sia in Colombia che sul pianeta. E nella lotta al clima.

Leva ha insistito all’Assemblea Generale LII dell’Organizzazione degli Stati americani a Lima sul fatto che “la corsa colombiana per portare pace e ossigeno nel mondo offre l’opportunità di invitare l’America a unirsi a questo prezioso compito”.

Secondo Leva, “il mondo ha bisogno di una nuova visione”, e ha osservato che il presidente colombiano Gustavo Petro lo ha affermato nel suo discorso all’Assemblea generale delle Nazioni Unite lo scorso settembre: “La lotta non può essere tra fratelli colombiani, né tra coloro che abitano l’universo .”

In questo senso, ha insistito, la lotta dovrebbe essere “contro il cambiamento climatico per salvare il mondo (…) e per questo i conflitti internazionali che portano alla promozione dell’uso di combustibili fossili e carbone”.

Leva ha anche chiesto all’OAS di essere “amici della pace nel mondo, con uno sforzo incessante per salvare l’umanità”, così come della “cosiddetta giustizia futura che cerca che il nostro comportamento creativo e sano ci porti a stabilire i pieni diritti delle generazioni e tuttavia nascere.”

“La mia ultima chiamata: salviamo il futuro, Eccellenze”, ha detto il segretario di Stato, intervenuto ieri davanti all’Organizzazione degli Stati americani per fare riferimento alla dichiarazione a sostegno del progetto “Pace perfetta” promossa dal governo colombiano.

Amicizia con Cuba e Venezuela

Molto presenti nel suo discorso anche Venezuela e Cuba, due paesi a cui la Colombia si è avvicinata negli ultimi due mesi da quando Petro è entrato in carica il 7 agosto.

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Il ripristino dei rapporti con la “sorella” Venezuela, dopo la “ridicola ignoranza della sua esistenza da parte di un presidente sciocco e arretrato” (riferendosi all’ex presidente Ivan Duque), secondo il ministro degli Esteri, è stato motivato da un “impegno a “la normalizzazione della democrazia interna (in Colombia) con un desiderio di espansione fuori dai nostri confini.

Leva ha espresso la sua “speranza” per il ritorno del “dialogo costruttivo inquadrato sui diritti del sistema interamericano” tra Colombia e Venezuela, ma ha avvertito che sono “diritti e doveri a doppio senso, tenendo presente questo (.. .) possono pretendere senza dare.”

Quanto a Cuba, ha chiarito che Al Jazeera sostiene l’imminente ripresa dei “colloqui di pace con l’Esercito di liberazione nazionale (ELN) che sono stati goffamente sospesi alla vigilia del raggiungimento di una seconda cessazione delle ostilità”.

Secondo il ministro degli Esteri, Cuba “ha servito per decenni come piattaforma per la pace nel nostro Paese”, aggiungendo che “deve i suoi ringraziamenti a loro per la loro ospitalità e per i loro sforzi”. EFE

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