Suggerirà punti per prove libere, gare sprint a rete rovesciata e tanto altro
Stefano Domenicali ha confermato di avere un piano per cambiare molte cose in Formula 1. Non si tratta di questioni tecniche, la cui tabella di marcia è già stata elaborata fino al 2030, ma di cambiamenti sportivi che, invece, sono già progrediti durante il stagione.
Questi saranno probabilmente gli argomenti su cui apparirai Il vertice con le squadre convocate dalla FIA oggi, lunedì. Importante perché cercano di aumentare l’esposizione e avere un pubblico più ampio, che dovrebbe tradursi in più entrate e più soldi da distribuire tra i team.
“Metteremo sul tavolo molte proposte”, ha detto a Monza Stefano Domenicali, alcune delle quali spera già provochino un primo rifiuto perché la F1 – squadre, piloti e tifosi – è sempre stata riluttante a cambiare, anche se hanno chiesto in alcune occasioni. Le reazioni sono dovute soprattutto alla paura di sacrificare lo sport per il divertimento.
“C’è un chiaro principio della vita. I puritani sono contrari ai cambiamenti, ma la F1 ha cambiato il suo sistema di classificazione più volte, decine di volte nel corso della sua storia. È un requisito che non possiamo rimandare se vogliamo mostrare di più”.
Le proposte di Domenicali possono sembrare fantasiose, folli, selvagge o più adatte alle competizioni statunitensi che al concetto europeo di corsa… anche se sempre più classi utilizzano reti rovesciate, freni a peso per i vincitori o bilanciamento delle prestazioni per equilibrio, spettacolo e dose di incertezza. La F1 è una delle poche serie che non ha adottato nessuno di questi trucchi… e speriamo duri a lungo.
“Bisogna provare cambiamenti, cose nuove, anche se ci sono molte scuse per non farlo”, dice il CEO di F1. Quello che cerca è che ci sia movimento ad ogni uscita dalle vetture in pista. Solo il lavoro attira le masse di fan. La F1 – e gli sport motoristici – è una delle poche attività in cui un semplice allenamento attira folle di spettatori e per Domenicali se c’è attività tutti i giorni, l’interesse raddoppierà.
“Ad esempio, il venerdì. Di solito ci sono due sessioni di prove libere. Ogni sessione può assegnare punti o suggerire sessioni di qualifiche individuali o suggerire la qualificazione per una gara diversa e più breve, il sabato…magari usando una griglia inversa, invece di una. Sessione Il terzo libero”, ha spiegato Domenicali, che ha capito che per essere azione bisogna offrire un richiamo e dei punti in campionato. Il primo passo sono quelle gare sprint, che il prossimo anno vogliono allargare ad almeno sei e sperano che questa volta la FIA non vi ponga il veto.
Negli ultimi due anni, lavorando sui social network e sui contenuti intermedi su piattaforme come Netflix, hanno saputo catturare l’attenzione di un pubblico giovane, con un pubblico più femminile” e I giovani vogliono soprattutto la nitidezza“.
Domenicali è pronto a presentare una pratica ai prossimi incontri del Comitato F1 e del Consiglio Mondiale. Vedremo come andrà a finire.
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