Lima, 12 agosto (EFE). – “Pedra Noch”, diretto dall’argentino Ivan, è stato scelto questo venerdì come miglior film al 26° Festival di Lima, che ha premiato anche il regista boliviano Queiro Rosso. Miglior regista per “The Great Motion”.
Presentato in anteprima nel 2021, “Piedra Noche” ha vinto un premio di $ 5.000 dalla Fondazione BBVA, alla cerimonia di chiusura del concorso, che dal 4 al 12 agosto ha proiettato più di cento film e cortometraggi nella capitale peruviana.
Da una dimensione affascinante, Fund racconta la storia del dolore di una coppia che ha misteriosamente perso il loro unico figlio in mare.
Mentre i genitori, Greta e Bruno, sono in lutto, il loro amico Cena si reca sulla costa per aiutarli a vendere la casa al mare e, mentre si preparano a trasferirsi, l’uomo conferma la voce locale testimoniando di aver visto una strana figura dal mare
Inoltre, la giuria di narrativa, presieduta dalla regista argentina Clarissa Navas, ha premiato il regista Quiro Rosso come miglior regista per “The Great Movement”, il dramma che ha avuto la sua prima mondiale alla Mostra del Cinema di Venezia lo scorso settembre.
Tra i momenti salienti dei film colombiani ci sono “On Faron” di Fabian Hernandez, che non solo ha vinto un premio speciale della giuria, ma ha anche ricevuto il riconoscimento della giuria internazionale della critica, il premio come miglior attore per l’eroe del film, Dylan Felipe Ramirez, e la giuria per la migliore fotografia.
Dal canto suo, la star cilena Aline Copenheim, protagonista del film “1976”, ha vinto il premio per la migliore attrice e regista del film, Manuela Martelli, il premio per la migliore opera prima.
La migliore sceneggiatura è andata a Martin Pollock e Rodrigo Haspin per il film boliviano “The Visitor”, mentre “Willac Berca, Popular Cinema” è stato selezionato per il miglior film peruviano di César Galindo.
Nel Concorso Documentari, una giuria presieduta dal regista brasiliano Coracy Ruiz ha scelto come miglior esponente della categoria il film peruviano “Bacocha”, un film di Tito Catacura che racconta il rito andino intorno all’allevamento degli alpaca.
Tra le note d’onore ci sono “Danubio” dell’argentina Agustina Pérez Real e “Las Hostelidas” del messicano Sebastian Molina.
All’insegna del motto “Il cinema ci unisce”, il festival organizzato dalla Pontificia Università Cattolica del Perù (PUCP) si è concluso venerdì dopo nove giorni durante i quali si sono svolti oltre 60 incontri con registi. EFE
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