martedì, Dicembre 17, 2024

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Tour de France 2022: Jonas Vingegaard: “Dopo tutto il Tour, che era un sogno, non andrò a LaVuelta”

Jonas Fingergaard Ha appena vinto il Tour de France. Dopo aver superato i controlli e prestato attenzione ai media, entra nel camion della squadra. Nella parte posteriore, con il suo compagno Van Aert come copilota. Raggiunge la zona in cui si trova. E aprono la porta. Lo abbracciano tutti. Ed è qui che si intrufola il microfono di MARCA.

“Sono così felice, non avrei mai pensato a come sarebbe stato vivere in un giorno come questo”, dice con un sorriso sulle labbra. Van Aert è la vita della festa. È ancora dietro, come se non avesse capito. Ha già vinto il round. “Il giallo è un colore bellissimo, penso che mi stia bene (ride). Vincere il tour è un sogno, una cosa incredibile”Aggiunge un nuovo vincitore.

Anche se non vuole spingere da ora: “Quale sarà la prima cosa che farò quando torno a casa? Divertiti e rilassati. Voglio fare festa con la mia famiglia e rilassarmi. “ Sono stati molti giorni stressanti. Ci sarà tempo per ripensarci. Voglio tornare indietro ma con calma. Spero che questo sia il primo giallo di tanti, ma non voglio pensare a quanti posso prenderne”, avverte.

vuoi godermelo. Rivivi tutto questo mese magico di una carriera nata in casa, in Danimarca. Quasi tutto andava bene: “Ho lottato il giorno del tacchino, mi sono innervosito, ma al momento del processo, nonostante questo gesto, no. Non ho paura di cadere. Non prima. Non ci pensi. In generale è andata bene”.

Dato che stava passando un brutto periodo sull’acciottolato, la sua gara era in pericolo. Ma c’era Van Aert, sempre lui, a salvarlo. “È un partner fantastico. Un vincitore. Quello che ha fatto è stato, oh… sono senza parole.”Ha detto mentre il suo partner si stava strappando i capelli in testa. Ora arriva la parte più difficile, mantenere il livello.

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Vingegaard rischia 70 km/h… e quasi si scontra durante la guida!

Guardando al futuro

“Mi ha dato la motivazione. Credo di più in me stesso, nelle mie capacità. Tutti nella squadra”, Punto. Per quanto riguarda il viaggio verso La Vuelta, la risposta è chiara: “Per ora, dopo tutto quello che sta succedendo durante il tour, direi che non ci andrò”.. Ci sarà tutto il tempo per lui per tornare a correre all’età di 46 anni nel 2020, anno del suo debutto. E ora, il giallo riempie tutto.