La Corte internazionale di giustizia (ICJ) ha dichiarato venerdì che la Germania ha ritirato la sua causa contro l’Italia e che il governo continua a riconoscere le azioni legali per chiedere un risarcimento per le vittime dei crimini nazisti.
La Germania ha deciso di ritirare il caso depositato il 29 aprile dopo aver appreso di “alcune novità introdotte nel diritto italiano” e dopo i colloqui tra i due Paesi, ha affermato in una nota l’ICJ, il massimo organo giudiziario delle Nazioni Unite.
Il tribunale, con sede a L’Aia in Olanda, ha quindi annullato le udienze previste per lunedì e martedì.
La Corte Suprema delle Nazioni Unite ha stabilito nel 2012 che l’Italia stava violando i suoi obblighi consentendo l’avvio di tali azioni.
Tuttavia, nonostante questa sentenza, il governo italiano ha osservato che i tribunali italiani hanno “adottato un numero considerevole di nuovi provvedimenti contro la Germania dal 2012, violando la giurisdizione di quest’ultima”.
La Germania ha affermato che la questione del risarcimento è stata risolta nel quadro degli accordi internazionali del dopoguerra.
Pochi giorni dopo la presentazione della causa, in Italia è entrato in vigore un nuovo decreto e la Germania ha cambiato idea.
La Germania ha concordato con l’Italia e la corte ha affermato che l’ordine era in risposta alla sua principale preoccupazione.
L’ICJ è stata costituita nel 1946 per risolvere i conflitti tra stati.
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