Il ministro degli Esteri cubano Bruno Rodriguez Barilla ha rifiutato giovedì di espellere la Russia dal Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite.
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“La sospensione del Consiglio per i diritti umani da parte della Russia non fa nulla a favore di una soluzione pacifica, negoziata e duratura del conflitto in Ucraina. Oggi è la Russia, e domani può essere uno qualsiasi dei nostri paesi del sud che non acconsente agli interessi egemonici e difende la loro indipendenza”.
Allo stesso modo, Rodriguez Barilla ha osservato che gli Stati Uniti hanno mantenuto per più di 60 anni un blocco economico e finanziario delle Antille, “una violazione prolungata, flagrante, diffusa e sistematica dei diritti umani di un intero popolo”, tuttavia, impunemente a le Nazioni Unite.
La sospensione da parte della Russia del Consiglio per i diritti umani non contribuisce a nulla a favore di una soluzione pacifica, negoziata e duratura del conflitto in Ucraina. Oggi è la Russia, e domani può essere uno qualsiasi dei nostri paesi del sud che non si piega agli interessi dell’egemonia e difende la propria indipendenza.
– Bruno Rodríguez P (@BrunoRguezP)
7 aprile 2022
Da parte sua, il rappresentante di Cuba alle Nazioni Unite, Pedro Luis Pedroso, ha messo in guardia sui rischi posti dall’uso del meccanismo di sospensione contro Mosca.
Pedroso ha anche notato le continue violazioni degli Stati Uniti e di molti dei suoi alleati, che sono state continue ed evidenti e hanno causato migliaia di vittime civili in tutto il mondo.
Il Venezuela ha ribadito il suo rifiuto della risoluzione
Da parte sua, Caracas ha anche mostrato il suo rifiuto della risoluzione che espelle la Russia dal Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite.
Oggi condanniamo gli attacchi sempre più approfonditi contro il multilateralismo, che limitano il nostro esercizio dell’inalienabile diritto di voto alle Nazioni Unite, attraverso l’imposizione illegale di misure coercitive unilaterali, e incidono sul nostro contributo attivo al mantenimento della pace.
– Felix Placencia (@placenciafelixr)
7 aprile 2022
Il ministro degli Esteri bolivariano del Venezuela, in qualità di membro fondatore delle Nazioni Unite, ha affermato il suo impegno nei confronti dei principi e del mandato del suo statuto fondativo e respinge la decisione di sospendere l’adesione della Russia al Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite”. Paese latinoamericano, Felice Placencia.
Giovedì l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha votato per sospendere l’adesione della Russia al Consiglio per i diritti umani, citando le accuse di Kiev in quanto accusa Mosca di aver commesso un presunto massacro di civili nella città di Bucha, che la Russia ha ripetutamente negato.
La risoluzione, che ha ottenuto 93 voti favorevoli, 24 contrari e 58 astenuti, è stata respinta da paesi come Bolivia, Cuba, Nicaragua, Cina, Algeria, Etiopia e altri.
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